Poesia per le Donne Afgane
Lasciate chiusi gli occhi al dolore
Lasciate le orecchie alla musica e alle parole
Lasciate che il pensiero sia libero, fiero
Lasciate che le mani siano cura e calore
Lasciate fremere le gambe nella danza
Nessuna trama in quei grembi d’organza
Nessun ordito sulla porcellana dei volti
Nessuno tocchi tutte quelle
Madri, bambine, nonne e sorelle
Nessuno più taccia o annuisca o si volti
Davanti agli eterni echi
Colmi di livore dannato
È questo l’unico, disumano peccato
[Immagine: celebre scatto del 1984 del fotografo Steve McCurry dal titolo Ragazza afgana]
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