Conversazioni con i Tarocchi: Marzo 2022
Questo mese di marzo si è aperto in modo drammatico: all’epidemia ancora in corso (vera o presunta) da coronavirus che prima ha paralizzato, e poi mutato, il volto del pianeta, si aggiunge la tragedia di una guerra vicina anzi vicinissima a noi.
La Mitteleuropa, madre della cultura occidentale e culla dell’arte, è stata inginocchiata e sottomessa, per la terza volta in poco più di cento anni, da oscure forze predatorie e distruttrici e dalla delirante follia di cui si nutre il totalitarismo. Afferma Milan Kundera, scrittore e filosofo ceco-francese: “La Mitteleuropa non è uno stato. È una cultura o un destino. I suoi confini sono immaginari e devono essere ridisegnati al formarsi di ogni nuova situazione storica."
Dopo questo incipit, scrivere di Tarocchi è davvero difficile; tuttavia le immagini in essi racchiuse compongono, nella loro eterna vividezza, una simbolica narrazione…
La storia inizia con l’emblema della rovina e della catastrofe, con il sedicesimo Arcano Maggiore La Torre; La Maison Dieu-La Casa Dio nei Marsiglia. Gli eventi precipitano, improvvisi e non previsti, magari dopo un lungo periodo di gestazione degli stessi del quale eravamo ignari. Cosa si muoveva nell’ombra alle nostre spalle, non visto o volontariamente ignorato? La Torre esplode o implode e la sua energia può avere una qualità che si esprime in modo differente sul piano individuale rispetto a quello collettivo. Nel microcosmo della singola esistenza acquisisce una sfumatura di necessarietà e inevitabilità atta a fare spazio ad una nuova e più stabile struttura sulla quale rifondare la nostra esistenza.
Siamo davvero chiamati a ricostruire dopo una distruzione? Perché farlo? Per il grande progetto chiamato Vita, sempre presente (Tre di Denari) e destinato a crescere positivamente (Due e Tre di Denari in progressione crescente). Forse è stata proprio la vita, spinta dal proprio insopprimibile impulso, a farsi tenacemente strada fra le macerie dopo aver innescato il crollo di un vecchio sistema che nell’oggi non funziona più.
E, come ogni progetto, ha bisogno di una solida base di ancoraggio alla realtà.
Siamo scivolati dentro un cambiamento che già è avvenuto (Due di Denari).
Quanto ne siamo coscienti? Qual è il suo peso specifico?
Risponde la Papessa: è una forma di sapere, è una nuova conoscenza da custodire nelle profondità dello Spirito che si può tradurre in maturazione personale o, in un termine (ahimè) assai inflazionato, consapevolezza. Vorrei poter leggere in questa carta la forza quieta, silenziosa e saggia di un femminile ritrovato o, più ancora, la sapienza che arricchisce scavalcando generi e categorie.
La limpidezza delle acque che scorrono nella Stella indica che la purificazione è avvenuta e che le maschere sono finalmente cadute e lavate via (vedi “Conversazioni con i Tarocchi: Febbraio”). Siamo ora condotti con amorevolezza da una benevola forza celeste, che ci guida immanente dall’interno, che ci ricolloca nel mondo e al mondo ci ricollega. È tempo di avanzare e di farlo scrollandosi di dosso tutti i gioghi e le pastoie, liberi nella nostra verità. Il Sei di Bastoni d’altro canto è il Signore della Vittoria e ci segnala un traguardo vinto; la sfida, qualsiasi essa sia stata, è affrontata e superata: siamo con chi dobbiamo essere, esattamente dove dobbiamo essere (Stella).
Questo processo, una volta compiuto per intero, genera un seme di fertilità e concretezza, di solida praticità (Fante di Denari) da portare con sé lungo il nuovo cammino. Un dono prezioso, frutto della vita stessa.
Messaggio chiave: La Primavera è alle porte, chiudiamo ciò che è stato dietro di noi perché i nostri passi sono benedetti dalla purezza di un nuovo intento. Non perdiamo la speranza e la fiducia in un futuro migliore, ma diamo il nostro contributo a pianificarlo ed edificarlo con saggezza: è dovere e responsabilità di ognuno.
“Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me” (Immanuel Kant, filosofo).
[Immagine: Pinterest]
Commenti
Posta un commento