L’Età dell’Acquario: il Tesoro Ritrovato


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Il 20 Gennaio 2021 il Sole fa il suo trionfale ingresso nel segno dell’Acquario: sì, trionfale, perché è con questo passaggio della coscienza-Sole che viene sancito l’inizio dell’età dell’Acquario. L’epoca dello spirito, eone invocato e inneggiatda decenni, fin dal lontano 1967, la cui Summer of Love generata da una controcultura dal sapore hippyplasmò (plagiò?) più di una generazione.

Il Solstizio d’Invernoil 21 Dicembre scorsone ha costituito il varco, tanto che da allora è come se si fosse in un limbo, sospeso su di una grigia zona liminaleuna sorta di anticamera cronologica in cui prepararsi all’avvento della nuova era. È stato obbligatorio, mentre si continua ad obbedire più o meno ciecamente a regole e restrizioni, vestirsi con ciò che ancora non si era indossato: forza, coraggio, sincerità… oal contrarioliberarsi dagli ultimiinutili orpelli e da esperienze, da rapporti o professioni con la data di scadenza ormai terminata.

Cosa abbiamo fatto in quest’ultimo mese? Cosa o chi spontaneamente è venuto a noi? Cosa o chi, invece, si è allontanato? Con cosa ci siamo rappacificati o da cosa ci siamo scollati? Quale prova siamo stati chiamati ad affrontare? Di quanta pazienza ancora saremo capaci?

La congiunzione dei potenti archetipi Giove (la mente superiore che elabora) e Saturno (maestro del Karma e del tempo terrenoha preceduto il Sole in Acquariocosì come ha fatto Mercurio (percezione della realtà fenomenica, attività cognitive di baseaprendoforse a nostra insaputa, le danze della rinascita.

Se l’era dell’Acquario fosse contornata e contenuta in un’immagine, sarebbe l’Arcano Maggiore dei Tarocchi numero XXº, il Giudizio, in cui la tromba dell’Arcangelo Michele opera il risveglio delle coscienze e lo fa indipendentemente dalla reale o presunta consapevolezza raggiunta fino ad oggiil grigiore dei sepolcri a cui eravamo (ci avevano?) abituati viene scrostato dal divino suono. Suono che è voce del daimon, della vocazione, della chiamata suprema. Per alcuni un’iniziazione.

È l’era che segna il ritorno alla Terra, al riconoscerci come suoi figli e asentire eco friendly: la spinta green proviene da Urano, governatore dell’Acquarioattualmente impegnato in un lungo transito (fino al 2025!) nel segno del Toro (simbolicamente la Madre-Terra). L’impulso sanguigno di Marte in stretta congiunzione aUrano, pur nei tempi e nei modi piuttosto lenti del Toro poco confacenti ad entrambiriversa i suoi impeti vitali in quella direzione, verso il Pianeta.




Lo Spirito dell’Acquario, grazie all’impronta dUranosi presenta come il grande innovatore dello Zodiaco, l’ipertecnologico. Tecnica e scienza (Saturno in domicilio diurno) sono di suo dominio, supportate dall’elettricità: Urano è un portatore dluce, sia di quella che illumina lcoscienza sia della folgore, purtroppo in grado di anche togliere la vita. Il lampo di Urano, infine, è quello del geniodell’intuizione fulminea e istantanea, della canalizzazione di informazioni provenienti da altre dimensioni La folgore ha la funzione di smantellare implacabilmente l’ordinarietà del conosciuto le false sicurezzedestrutturando le impalcature della mentelasciando intatto solo ciò che è più intimo e vero e ponendo basi nuove. Ciò che ancora non è stato detto o fatto, ciò che le tradizioni non hanno ancora raccontato, sono ad appannaggio di questo segno.

Lo Spirito dell’Acquario è portatore di un pensiero “alternativo, che si pone contro ogni corrente che massifica e lo fa divergendo, se serve, anche dall’etica o dalla morale comune. Perché, a dispetto del nome, è il segno d’Aria che si muove nella sfera delle idee e delle ispirazioni celesti: qui l’elemento, bambino nei Gemelli e socializzato nella Bilancia, si compie nella sua eterea e più pura forma originaria: supera le convenzioni sociali e si “umanizza” in qualità di Spirito della collettività e della fratellanza. 

Non è forse il medesimo Pianeta quello in cui viviamo? Non è forse lo stesso cielo che osserviamo? Nessuna gerarchia, nessun ego ipertrofico trovano spazio nella zona franca che solo l’Acquario sa tratteggiare. Se non è libertà questa

Libertà che esprime nell’amore, non più per sé o per il prossimo, bensì nel respiro universale del Tutto.

Il suo glifo, come il suo nome, richiama l’Acqua, quella benedetta che protegge e che fiotta direttamente dal firmamentoper mezzo di due anfore in perpetuo travaso, atto a garantire la vitaLe acque celesti indicano che ognuno ha un posto nel mondoche può essere ovunque, perché il mondo non ha confini nel suo stato naturale. La stagione che corrisponde al segno (detto fisso)nel nostro emisfero è il pieno Inverno, luminoso ma molto freddola Primavera è ancora e solo una promessa lontana e, ai tempi delle antiche civiltà contadine, Febbraio veniva vissuto come un mese particolarmente duro e difficile, in cui era necessario razionare le risorse bandendo ogni sperpero ed ogni spreco.

I bambini e le bambine Acquario vanno lasciati liberi di sperimentare e, a meno che ciò non costituisca motivo di reale pericolo per la propria incolumità e per quella altrui, anche di sbagliare. Inutile e dannoso tentare di fare leva sull’ego con la motivazione del fallimento: per questi bambini e bambine l’apprendimento passa attraverso variegati percorsi cognitivi che si snodano sull’imperativo categorico di un’innata curiosità. Amorevolmentequesti bambini e bambine vanno di tanto in tanto riavvicinati alla sfera emotivadalla quale tendono ad allontanarsi e va indicato loro il sentiero del cuore come il percorso, insospettabilmente, più alternativo.





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