Respiro

Vorrei ricordare il vagito che mi ha immesso nel mondo

Quel forte grido depositario di ogni legittimo respiro

Quell’unica voce che, di diritto, mi ha spinto alla vita

Tutte le volte che tremo e quelle in cui mi rivolto

Quando le prospettive non convergono

Quando scendo dal letto al rovescio

Dovrei ricordarmi chi sono e cosa faccio

Ma è fuggevole il centro, sbalza e si sposta

La chiave di logica si spezza o si torce

Devia la strada, mi capovolge.



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