Anāhitā

Anāhitā è il nome di una divinità femminile persiana.
[Immagine: idolo Anāhitā. Dal web].
La tratteggerò appena, in un sussurro e in un soffio, poiché quando ci si avvicina al sacro e si sfiora l’imponderabile, il numinoso potrebbe (dovrebbe) travolgere e inghiottire.

Dea antica, è associata all’acqua dei fiumi, dei laghi e all’acqua amniotica della gestazione e della nascita. Racchiude, essendone portatrice, sia l’aspetto della fecondia che quello della distruzione in quanto divinità (anche) guerriera.

Il nome Anāhitā significa “Immacolata” ed ella è annoverata fra le dee vergini; vergine nell’accezione del bastare a sé stessa e dell’essere svincolata da qualsiasi forma di potere subìto. Scrive l’analista junghiana J.S. Bolen: “L’aspetto della dea vergine è pura essenza di ciò che la donna è e di ciò a cui attribuisce valore: un aspetto che rimane intatto e incontaminato”.

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