Giudizio e Verità

In foto il mio mazzo Visconti (1450), caratterizzato da uno splendido sfondo dorato presente in ogni carta e dalle dimensioni rettangolari strette e allungate.
In primissimo piano nella stesa fa la sua uscita il Giudizio, XX Arcano Maggiore.
In esso il Dio Cristiano appare come sovrastante figura nel cielo munito di spada nella mano destra fra due angeli che suonano le trombe, nel mentre da un sarcofago scoperchiato si ridestano i morti: sono uomo, donna, bambino in un evidente simbolismo trinitario.
Maggiormente diffusa, come nel mazzo di Marsiglia o nel Rider Waite, la figura che spunta fra le nuvole di un solo angelo assimilabile all’Arcangelo Michele: santo portatore di protezione, coraggio, innovazione e cambiamento.
A lui è affidata, dall’alto, la conoscenza dello scopo di vita di ciascun essere umano.
Il Giudizio sarà un Arcano, dunque, di risveglio per eccellenza che è quello della coscienza.
La chiamata dal torpore coscienziale fa nascere a nuova vita, in un vero e proprio processo di resurrezione, spesso scioccante o repentino, sempre veemente (molte volte si accompagna ai transiti di Urano, pianeta portatore di luce).
Inevitabile il passare al setaccio, attuando un giudizio, la propria esistenza così come la si è conosciuta fino al momento presente.
Per risorgere e adempiere al proprio progetto di vita occorre redimersi abbandonandosi alla Verità, ciò costituisce il vero trionfo dello spirito!


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